Una finestra sul mondo: il Senegal

Situata nell’Africa centrale, la repubblica del Senegal
confina a nord con la Mauritania, a sud con Guinea e
Guinea-Bissau, a est con il Mali e a ovest con l’Oceano Atlantico. Il Senegal
inoltre circonda quasi completamente il Gambia, che lo separa dalla regione del
Casamance.

È stato
parte dell’Impero del Ghana, successivamente del regno Djolof e diventa colonia
francese dalla fine dell’800, rimanendo in questo stato fino al 1960.
Nonostante la legalizzazione nel 1974 dei partiti di opposizione, il primo
presidente Senghor rimane al governo per un ventennio e gli succede nel 1980
Diouf. Durante il suo governo il Senegal affronta cambiamenti politici (unione
con il Gambia, guerra in Mauritania e in Casamance), difficoltà economiche
(svalutazione del franco) e scontri sociali (proteste che portarono all’arresto
del leader d’opposizione Wade). Wade vince comunque le elezioni nel 2000:
approva una costituzione che riduce il mandato presidenziale
a 5 anni e firma la pace tra governo e ribelli del Casamance. Nonostante queste
segni di apertura democratica, Wade continua in politica interna una linea autoritaria, arrestando leader d’opposizione. Il Senegal tuttavia è considerato tra i paesi più democratici d’Africa, la stampa è libera e la coscienza sociale è matura circa le libertà di stampa e di opinione.

L’economia senegalese ha una crescita media
annua del 6% ed è legata soprattutto alle esportazioni di arachidi. La crescita
economica non ha però prodotto miglioramenti nel tenore di vita della
popolazione: infatti più della metà di questa vive ancora sotto la soglia della
povertà, il livello di alfabetizzazione rimane basso e il tasso di epidemie,
soprattutto colera, elevato. Il Senegal è tra i 20 peggiori paesi secondo
l’indice di sviluppo umano.

La capitale è Dakar, la popolazione di 10
milioni circa e la lingua ufficiale il francese. Le religioni praticate sono
quella musulmana, cattolica e animista.

Scheda tratta da: www.peacereporter.net

Oreste